La colonna sonora "O Mar For" della serie televisiva italiana "Mare Fuori" è stata composta dal talentuoso Stefano Lentini. L'album è stato pubblicato nel 2021 ed è composto da 33 tracce che riflettono l'atmosfera della serie e l'emozionante storia dei personaggi.
Sono 33 le tracce realizzate da Stefano Lentini,Il compositore è un autodidatta e polistrumentista classe 1974, e si chiama Stefano Lentini che è cresciuto attraverso collaborazioni fondamentali come quella con Wong Kar-Wai, per il quale ha realizzato le musiche del film candidato a due Premi Oscar “The Grandmaster”. Inoltre, ha realizzato le musiche per film e Serie Tv importanti come “La Porta Rossa”, “Braccialetti Rossi”, “Non è mai troppo tardi”, “Gli orologi del diavolo”. Bravo no?
Eccovi una guida all'ascolto per
apprezzare al meglio la colonna sonora "O Mar For" della serie
televisiva "Mare Fuori":
Ascoltate in un luogo tranquillo:
la musica di Lentini è spesso emotiva e coinvolgente, quindi cerca di ascoltare
in un ambiente tranquillo per godere appieno della sua bellezza.
Ascoltate con cuffie o in un
impianto di alta qualità: La musica di Lentini è ricca di dettagli e sfumature
che possono essere apprezzati al meglio attraverso un sistema audio di alta
qualità. In alternativa, puoi ascoltare la colonna sonora con cuffie per una
maggiore immersione nella musica.
Ascoltate l'album dall'inizio
alla fine: La colonna sonora "O Mar For" è concepita come un'opera
unitaria, quindi ascoltare tutti i brani dall'inizio alla fine ti permetterà di
apprezzare la coerenza del progetto musicale.
Focalizzatevi sui dettagli: la
musica di Lentini è spesso caratterizzata da dettagli melodici e ritmici che
meritano attenzione. Cerca di concentrarti sui particolari e sui dettagli per
apprezzare appieno la ricchezza della sua musica.
Lasciati trasportare dalle emozioni: La musica di Lentini è intensa ed emotiva, quindi cerca di lasciarti trasportare dalle sensazioni che suscita. Concediti il tempo di immergerti nella musica e di sentire le emozioni che ti evoca. La musica è una straordinaria compagna di viaggi, musa essa stessa di grandi ispirazioni.
Vi propongo tre canzoni
La canzone di introduzione di ogni episodio della serie è cantata dall’artista Matteo Paolillo (nome d’arte Icaro) che, inoltre, nella serie interpreta il personaggio di “Edoardo”. Il brano è stato prodotto da Lorenzo Gennaro (Lolloflow), romano di 23 anni che da anni collabora insieme ad Icaro che su Instagram ha spiegato il brano e la sua voglia di riscatto, principale ispirazione per la sua composizione:
“Ho composto e prodotto questa canzone in un pomeriggio, mega ispirato
dall'opportunità che si era presentata alla mia porta e dalla voglia di
riscatto. Perché riscatto? Perché ho iniziato a fare musica elettronica dentro
una cantina, solo io e la mia voglia di imparare. Nessuno mi ha mai spiegato
come approcciarmi alle vibrazioni, tantomeno cosa fosse giusto o sbagliato
fare.Ho sempre creduto in me e nella mia dote naturale di riportare ciò che ho
in testa, ma soprattutto, qualità forse più importante, nella mia intuizione.
Non è stato facile, ma una volta compresa la mia identità e definiti i miei
obiettivi, ho iniziato a circondarmi di gente che credesse in me, ispirandomi e
spingendomi a dare sempre il meglio.
So che la direzione che ho preso è giusta, per il semplice fatto che
sono felice. Quanti possono davvero vantarsi di esserlo? Ritengo davvero pochi.
Per questo credo che non potrò mai smettere di ringraziare chi ha reso
possibile la mia evoluzione artistica-umana, con conseguente sbarco della mia
musica in TV. Godiamoci questi attimi di gloria @matteopaolilloofficial
@pj_fullmetal @suba.crew
Vi auguro di riuscire sempre ad incoronare i vostri sogni. La vita può̀
essere davvero stupenda se ci si impegna con perseveranza.”.
Quale migliore augurio per voi
che leggete
Seconda canzone Ddoje mane
Il singolo Ddoje mane, prodotto
dal compositore Stefano Lentini e interpretato da Raiz, leggendario frontman
degli Almamegretta, che interpreta Don Salvatore Ricci, il padre di Ciro e Rosa
Ricci.
Il testo gioca con il significato di “Domani” e Due mani, credo di avere le mani libere al di fuori delle mura. Dal testo si può intuire quanto il racconto del cantante simuli una lettera personale di un detenuto, in cui vengono attraversate tutte le fasi e tutte le sensazioni provate nella casa circondariale. La tristezza per una svolta nella vita che non arriva e la redenzione dietro le mura: alla fine della prima strofa viene sottolineato come il protagonista cerchi un'assoluzione per ciò che ha commesso, promettendo che sarà l'ultima volta che parlerà di reati come detenuto, dopo aver venduto sostanze a "chi non si voleva bene". Nel climax ascendente del brano, alla fine, viene sottolineato come manchino solo 24 ore all'uscita, all'apertura dei cancelli, mettendosi dietro il suo passato perché "domani non è troppo tardi, se mi aspetti fuori".
La progressione armonica sfrutta gli accordi di successo del brano "Mar for", con un ritmo molto più incalzante ed interessante.
Cavallo che vince non si cambia.
Terza canzone Tic Toc – non è andata così
Altro Brano che ha lasciato il segno all’interno di questa serie. Il testo scritto è stato scritto da Stefano Lentini e interpretato da Raiz, pseudonimo di Gennaro Della Volpe, di cui abbiamo parlato prima. L’incipit del brano cambia continuamente di tonalità creando uno stato di tensione perfetto per introdurre i temi del brano che si riflettono su diversi personaggi.
Il testo di "Tic Toc"
parla della vita e del tempo che scorre inesorabile, con il narratore che si
ritrova a guardare al passato e a confrontarsi con i sogni di quando era
bambino e con le scelte che ha fatto nella vita. Emerge il quartiere difficile
in cui si nasce e si cresce, all’insegna dei giochi che hanno un sapore di vita
e di morte (rimane in testa l’episodio
in cui il narratore catturava le lucertole per fare degli esperimenti, che gli
facevano comprendere quanto in fondo anche lui fosse vulnerabile).
La canzone poi si concentra sui ricordi del padre, eroe poi caduto con il narratore che si ritrova ad affrontare l'eredità di questa perdita, con un peccato che lo tormenta la notte e che lo tiene sveglio. Il ritornello "No, non è andata così / No, nun è juta accussì" sembra rappresentare una sorta di rassegnazione a fronte della vita e delle sue difficoltà, e di come spesso le cose non vanno come ci si aspetta.
Concludo qui ed attendo le vostre considerazioni; quale canzone vi è piaciuta di più?
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