Consigli per non abboccare



Per molto tempo, c'è stato un malinteso molto diffuso sul fatto che i soggetti facili alle dipendenze (videogame, scommesse, alcol) fossero caratterizzati dalla volontà debole e anche un po’ se lo meritassero... Negli ultimi anni le neuroscienze ci hanno aiutato a approfondire il rapporto tra soggetto e dipendenza ed è diventato chiaro che non è così… ci siamo resi conto che la dipendenza è più simile a qualcosa che potrebbe accadere a chiunque, date le giuste circostanze

Questa nuova comprensione ha incominciato a farsi strada grazie agli esperimenti compiuti dallo psicologo James Olds che negli anni 50 scoprì quello che venne poi da lui stesso definito come "il centro nervoso del piacere", compiendo ricerche sui topi in laboratorio.
Proseguendo i suoi studi, Olds ha impiantato un elettrodo sui topi permettendogli di stimolare autonomamente quest'area premendo semplicemente un pulsante. In queste circostanze, i ratti premevano ripetutamente il pulsante, finendo per ignorare la fame e la sete… secondo voi come è andata a finire ai topi che “Finalmente” potevano procurarsi tutto il “Piacere” che potevano desiderare ignorando il cibo e l'acqua?.
Quando questo esperimento è stato condotto in seguito con le scimmie, i risultati sono stati gli stessi, portando i ricercatori a concludere che tutti gli animali, compreso l'uomo, possono diventare dipendenti nelle giuste condizioni e dimenticare il forte legame che ciascuno di noi ha con i bisogni primari (riguardiamo insieme la piramide di Maslow…nota che la teorizzò nel 1954, stesso periodo in cui Olds compiva i suoi esperimenti).

Molte sostanze forniscono feedback che colpiscono i centri del piacere del cervello, e quando questo è combinato con una situazione dalla quale potremmo voler scappare (insoddisfazione, noia: ti ricorda qualcosa?) o i problemi legati ad una separazione o peggio ancora agli orrori di una guerra ottieni la combinazione perfetta per creare una dipendenza.

Ma non sono solo le sostanze chimiche prodotte dal nostro cervello a creare dipendenza; ci sono comportamenti che hanno il potere di creare gli stessi effetti perché stimolano lo stesso “Centro nervoso del piacere” scoperto da Olds. Questa si chiama appunto “Dipendenza comportamentale”. Secondo voi quali sono questi “Comportamenti” che possono stimolare le stesse aree del cervello eccitate da droghe come la cocaina e l’eroina?
Tra i peggiori, vi sono molti comportamenti che avvengono online (quelli che avvengono nella vita reale in qualche modo sono diversi, ti rendi conto del perché?), come giocare ai videogiochi, impegnarsi in chat sessuali e il gioco d'azzardo.
In tutte queste circostanze, così come in molte altre il neurotrasmettitore dopamina viene rilasciato nel cervello, che a sua volta innesca una sensazione di intenso piacere.
Ma questo piacere iniziale diminuisce gradualmente quando il comportamento viene ripetuto. Questo fa sì che le persone peggiorino la dipendenza spendendo sempre più tempo online, in un futile tentativo di riconquistare le stesse emozioni positive provate precedentemente.


Per ora concludo (so che la vostra attenzione sta per abbassarsi) con una buona notizia: poiché le dipendenze comportamentali sono meno intense delle dipendenze da droghe, sono anche più facili da combattere, e considerando il numero di problemi che le dipendenze della tecnologia possono causare, ci sono molte ragioni per rompere il ciclo della dipendenza.

Che ne dite: voi avete abboccato o no?

Canzone da ascoltare: Creep dei Radiohead


Letture: How to practice Digital minimalism e Antibufala: il discorso di Papa Francesco


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